Scienziate antifasciste durante il fascismo

Molte protagoniste della Resistenza Italiana erano donne, alcune di queste furono scienziate attive sia nella ricerca sia nella lotta politica per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo

Il 25 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l’insurrezione generale di tutti i territori italiani occupati dai nazifascisti. Fu l’atto finale della Resistenza Italiana e l’inizio della ritirata delle truppe tedesche (la “Liberazione“). Questa data oggi è ricordata e festeggiata a livello nazionale, ma prima di allora la Resistenza Italiana (detta anche “Resistenza partigiana“) era portata avanti da persone ribelli, considerate criminali, molte delle quali donne.

Irma Bandiera (1915 – 1944), partigiana.

Alcune di queste donne erano scienziate.

Vi presento dunque, per non dimenticare mai, quattro scienziate italiane apertamente antifasciste durante il periodo fascista:

Rita Levi Montalcini

Rita Levi Montalcini (1909 – 2012) è una delle scienziate italiane più note, vincitrice anche di un Nobel per la medicina. Quando però nel 1938 il regime fascista emanò il “Manifesto per la Difesa della Razza” la giovane scienziata (che era ebrea) fu costretta a interrompere la sua attività di ricerca e a emigrare in Belgio.

In un’intervista riportata sulla Stampa, Levi Montalcini afferma che essere antifascisti vuol dire “mantenere vivi quei valori che si stanno perdendo da parte dei revisionisti. Oggi non c’è da opporsi a una persecuzione, a una privazione della libertà come avveniva sotto il fascismo. Antifascisti dovremmo esserlo tutti. Purtroppo non è così.

Rita Levi Montalcini. Credits: https://www.cnr.it/en/node/14553

Alba Rossi Dell’Acqua

Alba Rossi Dell’Acqua (1917- 2011) era una matematica, ma è nota soprattutto per aver lavorato nella Resistenza. Divenne antifascista all’età di 12 anni, quando un gruppo di fascisti fece irruzione nello studio del padre (anarchico e pacifista) e bruciò i suoi libri.

Nel 1943, mentre insegnava anche matematica e fisica, rischiava ogni giorno la vita portando informazioni e materiali ai partigiani della Val Sesia e preparando documenti d’identità falsi per gli ebrei e per gli altri ricercati.

Il suo impegno continuò anche alla fine della guerra quando si dedicò al convitto Scuola della Rinascita “Amleto Livi”, istituto sperimentale voluto dall’ANPI, destinato alla formazione di ex partigiani e aperto in seguito anche ai reduci dai campi di sterminio, agli orfani di guerra e agli invalidi.

Laura Conti

Laura Conti (1921-1993) è stata medica, ambientalista, politica, scrittrice ed è considerata la madre dell’ecologismo italiano. Oltre questo, fu anche una partigiana.

Dopo essersi iscritta alla facoltà di medicina, nel 1944 entrò nelle file della Resistenza e aderì al Fronte della gioventù per l’indipendenza nazionale e per la libertà ed ebbe il rischioso incarico di fare propaganda presso le caserme. “Avevo molta paura ma al contempo avevo la sensazione che il mondo fosse troppo piccolo per albergare i nazisti e me, che fosse persino necessario morire, perché se i nazisti avessero trionfato, il mondo non avrebbe più avuto attrattive“, scriveva. Venne arrestata nello stesso anno e rimase in carcere a Bolzano fino alla fine della guerra.

Successivamente si specializzò in ortopedia e continuò la sua militanza politica, interessandosi anche di sostenibilità ed ecologia e diventando una figura chiave del movimento ambientalista italiano.

Laura Conti.

Margherita Hack

La nostra Hack nazionale non ha bisogno di presentazioni. Margherita Hack (1922 – 2013), una delle più note astrofisiche italiane, è stata anche una politica, una divulgatrice e apertamente antifascista. Una “compagna“, come si definiva lei.

Fu attiva politicamente più che altro verso la fine della sua vita. Ma racconta in alcune interviste i rischi corsi mentre era una studentessa antifascista, sia a scuola che durante l’università.

Ora e sempre Resistenza.
Buon 25 aprile.

Per approfondire:

Liliana Moro e Sara Sesti, “Scienziate nel tempo”, Ledizioni (2020).
Margherita Hack e Federico Taddia, “Nove vite come i gatti”, Rizzoli (2013).
Simone Petralia, “Le ribelli”, Scienza Express (2024).

Nell’immagine di copertina: Laura Conti in https://economiacircolare.com/chi-era-laura-conti-pioniera-ecologismo-italia/.

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