Il mondo della ricerca scientifica raccontato da persone appartenenti a categorie marginalizzate che lo vivono o lo hanno vissuto
Spesso, quando qualcun* mi chiede di Scienza alle femmine, si aspetta che io sia una scienziata, e che io abbia subito molte discriminazioni durante la mia carriera. Molte persone lo danno quasi per scontato: solo in questo modo si spiegano il perché del mio grande interesse per la causa.
In realtà, io ho una laurea scientifica (tra poco due), ma non ho mai lavorato nella ricerca, e non ho mai vissuto sulla mia pelle particolari ingiustizie o discriminazioni da studentessa di una materia STEM. Sono interessata alla causa perché è giusta, e per empatia. Ma soprattutto perché per lavoro comunico la scienza, e penso sia mio dovere da comunicatrice scientifica promuovere attivamente un ambiente scientifico paritario.

Sempre da comunicatrice scientifica, ritengo inoltre che sia mio dovere passare il microfono. Perché va bene parlare di ricerche e di dati, condividere mie riflessioni e raccontare storie di scienziate. Ma penso che sia essenziale anche e soprattutto ascoltare il racconto delle persone che la ricerca scientifica e la discriminazione la vivono ogni giorno sulla loro pelle.
È nata quindi una nuova serie di dirette dal titolo “Avventure di una scienziata”. Le dirette saranno interviste a scienziate o scienziat* appartenenti a categorie marginalizzate, e si terranno a cadenza mensile sulla pagina Instagram di Scienza alle femmine.
Sono già online le prime due puntate, e domani 8/03 alle 18.30 trasmetterò in diretta la terza!
Seguitemi su Instagram, e sugli altri social per non perdervi gli appuntamenti. E, se siete scienziat* appartenenti a categorie marginalizzate e volete raccontare la vostra storia, la vostra esperienza e la vostra ricerca, potete mandarmi una mail a virginiamarchionni.sc@gmail.com oppure contattarmi sui social.
Vi aspetto!